IL PALMARES DELLA CANOTTIERI VARESE


C.O.N.I. - STELLA D’ARGENTO AL MERITO SPORTIVO 1968
C.O.N.I. - STELLA D’ORO AL MERITO SPORTIVO 1981
C.O.N.I. - MEDAGLIA D’ORO AL MERITO SPORTIVO 1978


Riconosciuto come Centro Remiero Internazionale


Società organizzatrice di:

1977 - Campionato Italiano Juniores
1993 - Campionati Italiani Pesi Leggeri e Ragazzi
1999 - Festival dei Giovani
1999 - Campionato Italiano Ragazzi
2000 - Campionato Italiano Juniores
2002 - Festival dei Giovani
2007 - Coupe de la Jeunesse
2008 - Campionato Italiano Assoluto
2009 - Festival dei Giovani
Dal 2000 Coppa Italia e Campionato Italiano di Fondo
Dal 2006 Insubria Cup
Numerose gare a livello Nazionale ed Internazionale
Dal 1986 ininterrottamente Gare Interregionali



OLIMPIADI

1948 - Londra - Otto semifinalista
1956 - Melbourne - Singolo semifinalista
1984 - Los Angeles - 4 di coppia femminile semifinalista



CAMPIONI D’EUROPA

1947 - Lucerna – Otto
1949 - Amsterdam – Otto
1950 - Milano – Otto



CAMPIONATI DEL MONDO

1975 - Nottingham- 4- p.l. semifinalista
1998 - Colonia - otto - Atleta in medaglia di bronzo
1999 – St.Chaterinas - otto - Atleta in medaglia di bronzo
2000 - Zagabria - 4con junior - Atleta finalista
2001 - Duisburg - 4 di coppia - Atleta in medaglia di bronzo
2002 - Trakai/Lituania - 4 di coppia - Atleta campione del mondo



COPPA DELLE NAZIONI

1996 - Hazewinckel - doppio - 1° posto
1998 - Joannina 4 di coppia -1° posto
2002 - Coupé de la Jeunesse - Montemor-o-VeIho (Portogallo) - 2 atlete in medaglia d'oro



CAMPIONI ITALIANI DI FONDO

2004-2005 - 4 di coppia femminile
2004-2005 - 4 di coppia maschile
2004-2005 - 8 con maschile



CAMPIONI D’ITALIA

1938-80 - quattro con Juniores
1940-41-42-46 - quattro con senior
1947-48-49-50 - otto seniores
1956-57-58-59 - singolo seniores
1971 - 4- Juniores
1971- 76 - singolo ragazzi
1974 - due con Juniores
1974 - 4X senior - 4x elite
1975 - 4- pesi leggeri
1976 -95 - singolo juniores
1976-77-78 - doppio ragazze
1977 - doppio femm.juniores
1978 - quattro di coppia femminile junior
1979 - 83 - singolo juniores femm.
1992 - singolo femm.assoluto
1993-94-95 due senza femm.assoluto
2003 - 4 di coppia femm.pesi leggeri
2005 - 1° posto Campionato di Società, Categoria Ragazzi



CAMPIONATI ALTA ITALIA

1945 - otto e 4+ seniores



CAMPIONATI DEL MARE

1954 - Jole a quattro
1973-74 - canoino




CAMPIONATI DELLA SENNA

1957 - singolo



CAMPIONATI ITALIANI DI SOCIETÀ

1969 - quattro senza



INTERN. QUADRANGOLARE

1958 - singolo
Trofeo Piemonte-Lombardia
1945-46-47 - otto
Trofeo Liguria-Lombardia
1929 - Jole a otto
Trofeo Verbano 1941
Coppa Massaioli 1946-48-49
Premio Emilio Colombo 1947
Trofeo del Centenario 1949
Trofeo Patricolo 1973-74-76-77-79
Trofeo A.M. Bonomi 1981
Targa d'Oro C.O.N.I. 1975
Internazionale Lucerna
8 pesi leggeri atleta società



COPPA ITALIA

1° posto categoria Cadetti 2005



FESTIVAL DEI GIOVANI

1° posto Varese 2002
1° posto Genova 2004
1° posto Piediluco (TR) 2005
2° posto Piediluco (TR) 2003

Storia di una gloriosa società e della sua storica sede alla Schiranna. La storia di Varese, per secoli, è rimasta completamente slegata da quella del suo lago, fisicamente così lontano dalla città da costituirne un magnifico panorama. Anticamente gli abitanti delle sue rive erano pescatori, abituati alla vita in un territorio ricco di sponde suggestive ma paludose, di difficile vivibilità e malsane, che mal si prestavano all'insediamento di una città nei suoi pressi. Così, fino alla seconda metà dell'Ottocento, l'unica attività che poteva regalare attenzione ai lago di Varese fu la pesca, peraltro abbondante fino a tutti gli anni Cinquanta del secolo che sta per concludersi. Poi, con il cambiare della società e delle sue esigenze, con la grande attenzione per l'archeologia e lo sviluppo dei mezzi di locomozione (di terra e acquatici), anche il lago di Varese divenne oggetto d'attenzione e di studio per i suoi insediamenti neolitici e meta privilegiata per le escursioni fuori città.Fu con i primi del Novecento che questo interesse iniziò a crescere in maniera evidente, grazie anche allo sviluppo tecnologico (comparso dei primi motoscafi e degli idrovolanti), e da quello economico e urbano della città, che potenziò i collegamenti con i vicini centri sulle rive del lago, rendendo possibile tutta una serie di iniziative e di manifestazioni sulle sue sponde. Contemporaneamente nella cultura del tempo anche lo sport si stava ritagliando una grande fetta d'importanza. Iniziarono così le prime esibizioni di canottaggio. Riporta testualmente il libro di Alba Bernard, Vitalità e splendori del lago di Varese, Edizioni Elegraf, Settimo Milanese 1984: - Nell'avanzata primavera del 1908, alcuni varesini ebbero l'idea di organizzare, d'intesa con la sezione lombardo-emiliana del Rowing Club, la Federazione del R.N, e la "Gazzetta dello Sport", gare di canottaggio sui laghi di Varese e Ghirla, da disputarsi alla metà di agosto. Si costituì un comitato per programmare e raccogliere tra i cittadini e la colonia dei villeggianti, i fondi necessari. Offerte in denaro e oggetti premio, inviati in breve tempo al Comitato promotore da privati, enti e aziende commerciali, sottolinearono l'entusiasmo con cui era stata accolta l'iniziativa. Numerose società accettarono l'invito a partecipare alle regate; oltre trenta imbarcazioni, di nove diverse categorie, vennero iscritte alla gare. Ai pescatori fu riservata una speciale competizione da disputarsi con le barche professionali. Fervorosi furono i preparativi per allestire al meglio la competizione sportiva che avrebbe fornito un nuovo elemento d'interesse all'estate varesina.La Gazzetta dello Sport e la stampa locale valorizzarono l'iniziativa, sottolineando gli scopi di propaganda nautica ed i vantaggi che do quella attività sportiva sarebbero potuti derivare alle popolazioni rivierasche. Auspicavano pure che, da quello sforzo di energie giovanili sempre in gara per un purissimo ideale di forza e di emulazione, Varese avesse a ricavare utili ammaestramenti ed i più validi impulsi per costruire una società di canottaggio.(…..) Lo specchio d'acqua prescelto per le gare di ferragosto fu quello tra la darsena di Calcinate del Pesce e la Schiranna, su una lunghezza di duemila metri. (.....)

Malgrado il cielo coperto, la straordinaria affluenza di persone dirette alla Schiranna, causò non poche difficoltà al traffico; l'imponente processione di carrozze, fra le quali si notavano alcune automobili, procedeva a fatica lungo la strada da Bobbiate al lago, invasa da una folla vociante, per lo più giovani,che avevano preferito compiere a piedi il tragitto. Folto anche il gruppo di giornalisti, richiamati dall'alto interesse della manifestazione e dalla notorietà degli equipaggi in gara. Alla Schiranna il pubblico gremì ogni ordine di posti ed il prato, in prossimità del traguardo .Davanti agli spettatori si schiudevo il bellissimo panorama del lago, delineato sullo sfondo da ordinata serie di collinette verdeggianti stemperate qua e là da trasparenti brume, Gli atleti fornirono ottime prestazioni e furono lungamente applauditi all'arrivo.

Alla società "Aniene" di Roma, vincitrice della prima gara in programma fu assegnata la medaglia d'oro offerta dal Senatore Ponti. (....) A rappresentare Varese, in mancanza di una squadra di atleti, furono i bravissimi pescatori che disputarono ottimamente l'ultima gara, fra gli incitamenti dei colleghi e le acclamazioni degli spettatori. Offrirono la loro opera di esperti, il campione comasco di canottaggio, Giovanni De Col, in qualità di starter, ed il segretario del Rowing Club, Primo Bompiani come giudice d'arrivo.(....)

La prima edizione delle regate varesine si concluse con un Grande ricevimento al (Grand Hotel ndr) Kursaal, nello verdeggiante cornice del colle Campigli, ove ebbe luogo la premiazione dei vincitori. In onore dei partecipanti venne anche offerto uno spettacolo pirotecnico. II successo delle due giornate fu di stimolo a rinnovare l'appuntamento con gli sportivi del canottaggio, pure negli anni successivi. La prima guerra mondiale interruppe però la consuetudine di quella manifestazione che si era ormai simpaticamente inserita nel calendario dell'estate varesino. Restò comunque vivo, negli amanti della vita sul lago, l'interesse dell'attività remiera come pratica dilettantistica da svolgere assiduamente, col precipuo scopo di tenere allenato il fisico ed offrire allo spirito tempi di distensione. Ma solo sul finire degli anni 20 prese consistenza il progetto di costruire a Varese una Società che riunisse gli appassionati di canottaggio di qualsiasi categoria. Un piccolo gruppo di assidui clienti del vecchio Caffè Lombardi in Corso Roma (oggi Corso Moro, ndr), si fece promotore dell'iniziativa, nella fiducia di dar vita ad un sodalizio la cui attività avesse potuto allargare la sfera degli interessi che gravitano attorno a Varese. Altri centri, geograficamente meno privilegiati, disponevano di una o più società di canottaggi, dalle cui affermazioni agonistiche traevano motivi di notorietà e di prestigio. Sembrava assurdo quindi che una città tanto vicina al lago, animatrice in passato di tante regate, non potesse avvalersi di una propria organizzazione per l'esercizio di tale sport.(.....) Questo dunque era il clima di quegli anni, erano i tempi di Rodolfo Valentino e del Charleston, dei grandi “ismi” artistici e della nascita della società attuale, pagata anche, però con la Grande Guerra e funestata dagli sconvolgimenti politici che preparavano il Secondo Conflitto Mondiale. Furono anni contraddittori ma ricchi di cambiamenti e progresso tecnologico e sicuramente caratterizzata da grande entusiasmo. Varese era una piccola città che ambiva a diventare provincia, iniziavano a nascere le prime grandi aziende come la Poretti, la Macchi (poi Aermacchi), e la Caproni. Fu in questo clima che si costituì il 9 marzo 1927, gogliardicamente e con pochi mezzi disponibili, con sede provvisoria proprio al Caffè Lombardi, la Società Canottieri Varese.L'atto fu stipulato presso lo studio del notaio Parietti e nella stessa riunione fu approvato lo Statuto ed eletto il Consiglio d'Amministrazione, il primo Presidente eletto fu milanese, varesino d'adozione, Federico Valaderio, ex militare della Marina. Nel luglio dello stesso anno si inaugurò alla Schiranna lo “Chalet” per il deposito delle imbarcazioni, sullo stesso terreno acquistato dalla Società che pochi anni dopo divenne sede dell'edificio attuale. Si costituì poi un pontile,attrezzato con un carrello scorrevole, fissato ad un robusto asse e fornito di remo con pala forata da utilizzare per i singoli allenamenti. Fu subito notevole l'adesione che la neonata società riscosse nell'ambiente varesino;la generazione degli anni Venti trascorse gran parte della giovinezza al lago e fu certo da quella abitudine di vita che si sviluppò l'interesse per la voga. Il lago divenne il passatempo preferito per la gioventù di quegli anni che tra gite all'Isolino Virginia, pescate con la tirlindana, cacce in palude e lunghi bagni al lago e di sole, celebrava finalmente la bellezza di un luogo per secoli dimenticato. Il canottaggio si inserì così in un contesto ideale, che gli restituiva risalto a tal punto che la società, già da quei primi anni, fu capace di produrre atleti capaci di vincere in campo nazionale.


Prosegue il libro della Bernard:

-Le prime imbarcazioni acquistate dalla società furono alcune lance da lago, skiffs e jole da competizione per due, quattro ed otto vogatori. Le barche da diporto erano molto richieste dai soci che non praticavano il canottaggio ai fini agonistici, per cui,negli anni successivi, la dotazione di esse fu notevolmente potenziata. Alla fine del gennaio 1928, l'assemblea straordinaria decise la trasformazione della Cooperativa Canottieri Varese in S.p.A., con capitale di L.5.900, interamente versato; vennero apportate alcune modifiche allo Statuto e riconfermate le cariche sociali. La delibera fu adottata allo scopo di evitare che le varie iniziative della giovane “Canottieri Varese” avessero a subire qualsiasi condizionamento dalla politica accentratrice del regime fascista.(....) Ai primi di aprile(del 1928 ndr), la società aderì al Comitato Lombardo della Regia Federazione Italaina di categoria e nello stesso mese i canottieri varesini parteciparono alle selezioni preolimpiche di Pavia, con l'equipaggio esordiente della jole a quattro ed il “double sculls seniores”.

Fu un battesimo vittorioso, che ripagò i concorrenti dai duri sacrifici affrontati e costituì la prima affermazione di prestigio del neosodalizio. Aurelio Isella, Piero Passera, Gabriele Battioli, Angelo Pellegrini, Carlo Bocchi, Carlo Coccialanza ed Enrico Vanetti, protagonisti di quelle giornate, furono accolti da trionfatori al ritorno in città e festeggiati dai dirigenti della Canottieri e da una folla di sportivi. La categoria Allievi, rappresentata dai giovanissimi Elvezio Chichero, Francesco Antonini, Giorgio Mermet ed Angelo Tognella, con Lattuada al timone, ebbe altresì la possibilità di mettersi in luce nei Campionati Nazionali di canottaggio che si disputarono quello stesso anno a Pallanza. La società organizzò, in seguito importanti regate sul lago di Varese, che richiamarono numerosi, interessati sportivi.(.....)

Furono comunque quelli anni difficili, caratterizzati da scarsi budget e della tenace voglia di acquisire nuovi soci alla Canottieri. I primi tempi gli agonisti erano soliti portarsi la colazione al sacco, poiché ristoranti erano per loro un lusso insostenibile.

Nel 1932 la presidenza della Società fu assunta da Luigi Zanzi, noto professionista varesino, che la mantenne per circa quarant'anni. Sotto di lui, alla fine degli anni Trenta, fu ampliata la sede della Schiranna e arrivarono i primi grandi successi in campo nazionale e internazionale, a cominciare dalla vittoria ai Nazionali di Sabaudia della jole a quattro, di Angelo Fioretti, Angelo Isella, Marino Achini, Giulio Solbiati, con timoniere Sandro Bardelli, che si ripeterono poi anche nel 40, 41 e 42. Poi ci furono gli anni della guerra che portarono alla sospensione delle gare nazionali ed europee, ma, appena ripresero le competizioni, il quattro con la Canottieri Varese fu capace di riconquistare il titolo nazionale a Lecco, mentre l'otto era secondo. Dal 1947 al '50 l'otto con varesino vinse consecutivamente quattro titoli nazionali e riuscì a vincere pure gli Europei del 1947 a Lucerna, del 1949 ad Amsterdam e del 1950 a Milano, conquistando grande notorietà e prestigio anche all'estero. Finisce qui la narrazione epica di quelli che furono i più grandi successi della canottieri Varese, frutto di anni di gloriosi e, probabilmente, irripetibili.

In questi ultimi cinquant'anni, però, la Canottieri ha saputo cogliere molti risultati di valore nazionale ed internazionale, con equipaggi propri e singoli atleti prestati alle varie rappresentative nazionali,con risultati sia a livello europeo che mondiale ed olimpico. Perciò l'interesse della città verso il canottaggio rimane alto, con circa duecento presone tra atleti agonisti ed amatori che oggi frequentano attivamente la Società.


A cura di Tito Gorno e Andrea Pasqualini